Non a caso l’A.N.T.E.O. (Accademia Nazionale Tecniche Energetiche Olistiche) nasce in Salerno, perchè antichissima città che si è contraddistinta nel corso dei secoli ed è, ancora oggi permeata dall’aura emanata dalla celeberrima Scuola Medica Salernitana che era basata su di un sistema diagnostico e terapeutico che traeva dal “Naturale” le sue fondamenta principali. Ignoriamo quando, esattamente, ebbe origine la Scuola Medica Salernitana, ma è certo che essa costituì la più antica istituzione dell’Europa occidentale per l’insegnamento non soltanto della Medicina, ma anche delle altre materie prima ricordate, e per molti secoli rimase la più celebre.
Non meno certo è che essa, specialmente nel dominio della medicina, rappresentò il pensiero non soltanto dell’Occidente ma anche dell’Oriente europeo, col quale la vicina Repubblica d’Amalfi ebbe rapporti intensi, e non soltanto di natura commerciale. Non senza motivo una leggenda ci dice che la Scuola Medica Salernitana fu fondata da un Latino, un Greco, un Arabo e un Ebreo. Le conoscenze mediche dell’epoca affluivano ad essa da ogni luogo e s’innestavano sul tronco di quella civiltà grecolatina che Salerno aveva raccolto con tanta cura senza respingere tuttavia le conquiste più recenti dovute specialmente agli eruditi arabi.
Nel periodo del suo maggiore splendore, la Scuola era celebre, non soltanto fra i medici, ma anche fra il pubblico in generale. Gli allievi accorrevano da tutto il mondo, e una volta conseguita la laurea della Scuola Salernitana, in tutto il mondo potevano esercitare la loro professione. Egualmente, da ogni dove giungevano i pazienti, compresi quelli che, reduci dalle Crociate, si recavano a Salerno per curarvi le loro ferite e le loro malattie; e non è inverosimile che essi domandassero ai loro medici una regola di vita, un “vade mecum” che permettesse loro di continuare a curarsi anche lontani da quei Maestri. Nacque così, innestandosi su una serie di precetti dettati in precedenza da vari medici per un “Anglorum Rex” non precisato, il poema popolare in versi leonini, ch’ebbe titoli diversi: “Regimen Sanitatis Salernitanum”, “Medicina Salernitana”, “De conservando bona valetudine”, “Flos medicinae Scholae Salerni“, poema didattico contenente prescrizioni dietetiche e consigli per la prevenzione delle malattie.
Ritenuto il documento letterario fondamentale dell’antica medicina salernitana, il “Regimen” apparve a studiosi insigni, come una specie di “questione omerica”: al nucleo di poco più che trecento versi raccolti e commentati nel XIII secolo dal Maestro di Montpellier Arnoldo di Villanova si andarono di secolo in secolo aggiungendo numerosi sempre nuovi aforismi, attribuiti alla Scuola di Salerno. Tradotto in tutte le lingue, il “Regimen” lo fu anche in italiano, da parte d’autori vari e in varie epoche, a partire, almeno, dal secolo XVI. La traduzione degli Aforismi può essere ancora letta con interesse e piacere, e certo ameranno conservarla coloro che. avendola vista citata in indici bibliografici, sarebbero stati lieti di possederla.
Osiamo quindi sperare che l’A.N.T.E.O. “Nuova Era” collegandosi idealmente a questa antica e famosa Scuola “OLISTICA” venga accolta con benevolenza dal più largo pubblico cui è diretta, come vogliamo sperare che la nostra modesta quanto volenterosa fatica serva a suscitare un rinnovato interesse nei confronti d’Arti, Scienze, Tecniche e Conoscenze che sono degne quant’altre mai e che devono la loro fortuna anche al fascinoso ricordo della celebre Scuola Medica Salernitana; della quale ancor oggi, e si può dire da ogni parte del mondo, fervidamente si auspica la rinascita.
CONSIDERAZIONI DI LORENZO OSTUNI (Studioso di Simbologia)
Le basi concettuali e prospettiche su cui nasce l’ANTEO, voluta appassionatamente da Gerarda Buoninconti e Antonio Ieroschi, e ispirata alla Regola Sanitaria Salernitana (Flos Medicinae Scholae Salerni), ci spingono a chiederci chi era Anteo nella mitologia classica.
I greci lo chiamavano Antaios e i romani Antaeus: Anteo era un Gigante figlio di Poseidone dio delle masse marine e di Gea dea della terra madre. La parola greca “antaios” significa “avversario”. Anteo era avversario di tutti coloro che non amavano il mare, nè amavano la terra. La sua grande potenza naturale era data dal contatto con la madre Terra e il padre Oceano. Risultava invincibile nella lotta perchè l’ininterrotto contatto con l’unità terra-mare, gli dava energie continue, rigeneranti, inesauribili.
Anteo, in certo modo, è un archetipo ecologico, la personificazione della ispirazione naturale e naturalistica, la rappresentazione simbolica della Natura Naturante e della Natura Naturata.
L’A.N.T.E.O. “Nuova Era” trova precisa e coerente corrispondenza nel personaggio dell’immaginario classico, in quanto ne esprime le intrinseche caratteristiche e lo specifico valore ecosistemico di benessere.
Il pensiero medico salernitano fu riscoperto nel 1873 da un fortunato ricercatore tedesco. Henschel, che nella antica Biblioteca della Maddalena di Breslavia scoprì un prezioso codice del sec. XIII. un herbarius contenente ben 35 trattati inediti d’origine salernitana. Tutta la scienza terapeutica del tempo (dal VI al XIII secolo) esclusa la chirurgia, vi è rappresentata. La linea è quella d’Ippocrate e Galeno, la filosofia è quella d’Aristotele.
L’A.N.T.E.O. “Nuova Era” a 160 anni dalla riscoperta della Medicina Salernitana si ripromette di rinnovare le tracce nel nostro tempo convogliando nella sua attività e nei suoi progetti le nuove tecniche di trasformazione e le pratiche dolci, che, tra naturalismo, umanesimo e filosofie della Nuova Coscienza, si ripromettono di portare nutrimento al concetto fisico-spirituale di HOMO HOMINI MEDICUS, l’Uomo Medico all’Altro Uomo.
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