Se ci avete fin qui seguito, possiamo insieme fare questo semplice esercizio per avere un primo approccio al “Controllo Mentale”
Il primo passo ? … “l’Esercizio del Silenzio” che, cerchiamo di trasmettervi così come ci è stato tramandato da un grande studioso di filosofia, psicologia e spiritualità (A. De Mello) che, nel corso degli anni ha raggiunto una grande esperienza nel condurre seminari di preghiera e corsi di terapia, nei quali unisce l’esperienza psicologica e spirituale.
Il silenzio
Cercate di assumere una posizione comoda. Chiudete gli occhi. Cercate di restare in silenzio per alcuni minuti … conservate in voi questo silenzio per un periodo di dieci minuti. Cercate di raggiungere il Silenzio Interiore, un silenzio il più totale possibile del cuore e della mente. Raggiuntolo, esporrete voi stessi a qualunque rivelazione esso apporterà.
Non pensate al tempo, cercate di assaporare il vostro silenzio, e se vi accorgete che la vostra mente vaga … Semplicemente dite … Mente mia ritorna qui … cercate di restare ancora nel vostro silenzio … inspirando ed espirando in modo ritmico e naturale per almeno nove respirazioni … restando sempre piacevolmente ad occhi chiusi … bene molto bene … alla fine delle fasi di respirazione, riaprite piacevolmente i vostri occhi e, se ne siete capaci, descrivete il vostro silenzio.
Ripensate razionalmente a ciò che avete sperimentato nel vostro silenzio, consapevoli che qualsiasi emozione, sentimento o pensiero è stato comunque per voi risanatore.
L’esperienza di coloro che tentano questo esercizio è infinitamente varia. Molti scoprono, con loro sorpresa, che il silenzio è qualcosa a cui non erano assolutamente abituati.
Qualunque cosa facciano, non riescono ad arrestare il divagare continuo della loro mente o quietare un turbamento emotivo che commuove il loro cuore.
Altri percepiscono il loro avvicinarsi alle frontiere del silenzio; ma poi, presi dal panico, si ritirano: il silenzio può essere una esperienza a volte non gradevole.
Nessun motivo per scoraggiarsi. Anche questi vostri pensieri vaganti sono una grande rivelazione, non è vero? Il fatto che la vostra mente divaghi, non è forse una rivelazione su voi stessi? Ma ciò non basta. Dovete prender tempo per sperimentare queste divagazioni mentali.
È il tipo di divagazioni cui la mente indulge, anche questo, quanto è significativo!
Ancora qualcosa di incoraggiante per voi: il fatto che vi siete resi conto del vostro vagare mentale o del vostro intimo tormento o della vostra incapacità di arrestarvi, dimostra che in voi avete un qualche piccolo grado di silenzio, perlomeno quanto è sufficiente per rendervi conto di tutto ciò.
Chiudete di nuovo gli occhi e rendetevi consapevoli della vostra mente divagante… solo per due minuti…… Ora percepite il silenzio che rende possibile questa vostra consapevolezza del divagare della vostra mente…
Ed è su questo silenzio minimo che avete in voi stessi, che dovete costruire la vostra crescita interiore; crescendo, vi rivelerà sempre più su voi stessi. O, più precisamente, il silenzio rivelerà voi a voi stessi.
Questa è la sua prima rivelazione: il vostro io. E dentro e attraverso questa rivelazione raggiungerete cose che il denaro non può comprare, quali Saggezza Conoscenza ed Armonia, a cui tutto sarà aggiunto.
Per raggiungere queste preziosissime cose non basta che voi riflettiate, parliate, discutiate. Quel che vi occorre è impegno e, se potete, impegnatevi subito.
Esercizio di “Affermazione” – Chiudete gli occhi. Cercate il silenzio ancora per cinque minuti … Alla fine dell’esercizio osservate se il vostro sforzo questa volta è riuscito di più o di meno … Notate se il silenzio questa volta vi ha rivelato qualcosa che vi era sfuggito la volta precedente.
Non cercate qualcosa di eccezionale nella rivelazione apportata dal silenzio: illuminazioni, ispirazioni, intuizioni … Anzi non cercate affatto … Limitatevi ad osservare … Soltanto osservate tutto quello che affiora alla vostra consapevolezza … tutto ciò che così vi si rivela … non importa se banale o ordinario.
Tutta la rivelazione per voi può consistere nel fatto che le vostre mani sono sudate o che avete urgenza di cambiare posizione o che siete preoccupati della vostra salute. Non importa.
L’importante è che siete divenuti consci di ciò. Il contenuto della vostra consapevolezza è meno importante della sua qualità. Migliorando la sua qualità il vostro silenzio si approfondisce.
E approfondendosi il vostro silenzio, sperimentate in voi stessi un cambiamento. E scoprirete, con gran gioia, che la rivelazione non è semplicemente conoscenza ma … Rivelazione è potere; un potere misterioso che trasforma.
FIN QUANDO l’individuo permette alla propria mente di trattenere pensieri – di odio – di condanna – di invidia – di gelosia – di critica – di paura – di dubbio – di sospetto.
E permette a questi pensieri di generare irritazione dentro di lui, otterrà di certo, come risultato: – disordine e infelicità nella sua vita – delusione nei suoi sogni – disastri nella sua mente – nel suo corpo, nell’ambiente al quale è legato da sottili fili di azione e reazione.
FIN QUANDO l’uomo continua a trattenere nella sua mente questi pensieri negativi, verso: – le persone che gli sono vicine, – le condizioni di vita, il lavoro, le persone amate e la nazione, lui stesso, inconsciamente, obbliga le sue energie a creare situazioni negative, che col pensiero attrae e alimenta.
Lui solo è responsabile della sua infelicità e dell’infelicità in cui trascina gli altri. Ed è quindi responsabile di “quel grigiore” che pesa sul mondo e che lui stesso è il primo a condannare.
Ricordate che la vostra serenità e la vostra felicità non sono di grande importanza soltanto per voi, ma anche per gli altri.
E tutto questo si trasmette attraverso la comunicazione che è Un bisogno vitale “non si può non comunicare – anche nel silenzio si comunica”
Molto meglio vivere bene e avere torto, piuttosto che vivere male e aver ragione (Louis Hay in Guarisci il tuo corpo).
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